Questa pagina intende essere una semplice guida pratica alla cura di una chiocciola africana. Per informazioni più specifiche su determinate specie vi consiglio di contattare un allevatore delle stesse perchè qui l'argomento verrà trattato in maniera generica.
Le informazioni che troverete scritte qui provengono da fonti attendibili ma anche dalla mia personale esperienza sul campo nell'allevamento di questi animali che ho iniziato nel 2022.
A oggi ho smesso di riprodurre gasteropodi ma continuo a gestirli come pet.
Le regole di gestione generali sono poche e semplici ma accomunano tutte le specie di chiocciole. Bisognerà comunque fare ricerche approfondite sulla specie che si intende accogliere in casa ma di base le chiocciole hanno bisogno di:
Teca: il vetro è assolutamente sconsigliato perchè non mantiene nè il calore nè l'umidità. L'opzione migliore sono le scatole in plastica della giusta dimensione che andranno dotate di aerazione.
Trovate un tutorial sul mio canale YouTube premendo qui.
Substrato: a questi animali è impossibile offrire un setup sterile. Il substrato dovrà essere un terriccio biologico ricco di acidi umici.
Umidità: ogni specie ha le sue preferenze ma, indicativamente, l'habitat dovrà rimanere sempre umido (NON bagnato però). Bisognerà nebulizzare sia il terriccio che le pareti in modo che l'animale possa bere e la frequenza e l'intensità delle nebulizzazioni sono direttamente proporzionali alla quantità di aerazione di cui è dotata la teca.
Calore: salvo eccezioni le chiocciole esotiche vivono in un range di temperatura compreso tra i 22°C e i 28°C. Al di sopra e al di sotto di questo intervallo si rischia di mandare la chiocciola in bruma o in estivazione e, in casi disperati, di stressarla e portarla alla morte.
Calcio: è l'integrazione più importante in assoluto per una chiocciola in quanto proprio col calcio lei forma il suo guscio.
Cibo: le chiocciole si nutrono di detrito e vegetali ma hanno anche bisogno di una fonte di proteine.
Riproduzione: essendo animali infestanti è molto facile riprodurle, non facile è crescere bene i nuovi nati, fare selezione e sopprimere gli esemplari deformati, troppo piccoli e deboli.